Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon in ambiente confinato chiuso Il radon (Rn222) è un gas inerte e radioattivo di origine naturale. È un prodotto del decadimento nucleare del radio all'interno della catena di decadimento dell'uranio. Il radon è inodore, incolore e insapore, quindi non è percepibile dai nostri sensi. Se inalato, è considerato molto pericoloso per la salute umana poiché le particelle alfa possono danneggiare il DNA delle cellule e causare cancro al polmone. Il radon è presente in tutta la crosta terrestre. Si trova nel terreno e nelle rocce ovunque, in quantità variabile. Il suolo è la principale sorgente del radon che arriva in casa. Essendo un gas, il radon può spostarsi e sfuggire dalle porosità del terreno disperdendosi nell'aria o nell'acqua. Grazie alla forte dispersione di questo gas in atmosfera, all'aperto la concentrazione di radon non raggiunge mai livelli elevati ma, nei luoghi chiusi (case, uffici, scuole ecc.) può arrivare a valori che comportano un rischio rilevante per la salute dell'uomo. Il radon si accumula nell'aria presente nel sottosuolo in tutte le stratificazioni del terreno. Il radon presente in profondità giunge in superficie in parte attraverso crepe e fessure, ma più che altro attraverso i terreni porosi.
COME ENTRA IL GAS RADON

L'edificio è praticamente sempre in depressione rispetto al terreno e perciò aspira "naturalmente" il gas che si trova nel sottosuolo attraverso:
1. Crepe nel pavimento
2. Giunti di costruzione
3. Crepe nelle pareti
4. Aperture nei pavimenti sospesi
5. Aperture attorno agli impianti idraulici, elettrici, ecc
6. L'acqua di approvvigionamento

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